Un giocatore cinese muore dopo un sospetto affaticamento causato dallo streaming

A Zhengzhou, in Cina, un giovane studente sarebbe morto a seguito di cinque streaming notturni consecutivi durati più di nove ore ciascuno. È stato detto che lo studente, “Li Hao”, lavorava come streamer online per Henan Qinyi Culture and Media Co., e aveva un contratto per trasmettere in streaming per 240 ore su 26 giorni, oltre a caricare 15 video al mese per rafforzare la sua catena di fornitura dei contenuti.

Il 10 novembre, Li è stato trovato privo di sensi nella sua casa da alcuni amici e, all’arrivo in un ospedale locale, è stato dichiarato morto. È stato affermato che Li Hao lavorava fino allo sfinimento, essendo stato trasferito al “turno di notte” dai suoi datori di lavoro a causa di migliori mance e maggiori guadagni, una mossa che apparentemente non voleva fare.

Non è un gioco

In un rapporto pubblicato dal China Daily, è stato rivelato che la società sta attivamente contestando le accuse, negando di essere responsabile della morte di Li Hao. Un rappresentante della società ha sottolineato che:

Forniamo la location e prendiamo una commissione dai suoi consigli, ed è solo una semplice collaborazione.

È stato affermato che i dipendenti possono scegliere i propri orari e la durata dei loro live streaming, e Li Hao ha lavorato troppo cercando di fare così tanto insieme ai suoi studi.

Secondo i rapporti, la società ha offerto alla famiglia di Li Hao l’equivalente di 700 dollari a titolo di risarcimento, ma eventuali ulteriori richieste dovranno passare attraverso canali legali. Tuttavia, la società ha anche ammesso che gli streamer live spesso faticano a trovare un equilibrio tra guadagnare denaro e lavorare troppo. Detto questo, il rappresentante ha comunque insistito sul fatto che la società non era responsabile di quanto accaduto a Li Hao.