Il responsabile di Starfield sostiene che i giocatori non comprendono lo sviluppo del gioco

Il direttore del design di Bethesda e capo del design di Starfield, Emil Pagliarulo, non crede che i giocatori capiscano veramente come sono realizzati i videogiochi. In un filo lungo pubblicato su Twitter mercoledì, lo sviluppatore di Starfield afferma che i giocatori sono “disconnessi” dalla “realtà dello sviluppo del gioco”.

“È strano quanto alcuni giocatori siano disconnessi dalla realtà dello sviluppo del gioco, eppure parlino con assoluta autorità”, Egli ha detto. “Voglio dire, posso indovinare cosa ci vuole per fare una Hostess Twinkie, ma non lavoro in fabbrica, quindi cosa diavolo ne so veramente?”

Il post arriva in risposta alle critiche che Starfield ha ricevuto sin dal suo lancio a settembre. Quello che per molti doveva essere il gioco dell’anno è diventato un gioco sempre meno elogiato. È il momento in cui sempre più giocatori stanno passando a un gioco che Bethesda ha definito “infinito”.

Pagliarulo dice di capire perché i giocatori esprimono così forte le loro frustrazioni. Il denaro speso per un prodotto, soprattutto in un’era in cui le cose sono più costose che mai, porta alla convinzione di un “diritto a lamentarsi”. Ha anche ammesso, una volta, di essere uno di quel tipo di persone. Tuttavia, dice, passare allo sviluppo di giochi per una carriera ha cambiato visione delle cose e lo ha aperto a un mondo di cui sapeva poco.

“Vedi, non lo sapevo prima, ma se non altro, lo sviluppo di videogiochi è una serie di concessioni e decisioni difficili”, Egli ha detto. “C’è il gioco perfetto che VUOI realizzare… e poi c’è il gioco che PUOI realizzare.

“Ma per arrivarci, per avvicinarsi il più possibile alla visione, il team deve spingersi sempre più forte… spesso mentre si ha a che fare con sviluppatori che vengono spostati (o che se ne vanno), scadenze incombenti e decisioni creative vorresti non doverlo fare.”

Ha chiuso il thread affermando che, a meno che qualcuno non abbia effettivamente creato o lavorato su un gioco, non conosce i limiti di tempo sulle funzionalità di un gioco, il lavoro specifico svolto, le decisioni prese e altro ancora. Vuole che i giocatori continuino a esprimere le loro preoccupazioni ea “lamentarsi a proprio piacimento” al riguardo. Ma vuole anche che le persone capiscano che i giochi realizzati sono “in un certo senso un dannato miracolo in sé e per sé”.

“Le persone normali si sono riunite per lavorare PER ANNI per un unico obiettivo: offrirti divertimento e felicità. Quindi aiuta a ricordare quello… e loro”, Egli ha detto.